Perché dipingo
La cosa è tanto semplice in se stessa e per questo forse un po’ difficile a dirsi bene. Dipingo per soddisfare a un bisogno dello spirito che mi accompagna dall’infanzia e che in religione, non volendone Dio il sacrificio, si è intensificato come una necessità. Il distacco da tante cose e preoccupazioni che costituivano buona parte della mia vita secolare a Parigi, e la purificazione che la preghiera, il raccoglimento e la mortificazione vanno operando in me dopo la mia chiamata alla Religione, favoriscono e aumentano l’intimità con la natura, il bisogno di esprimerla con linee e colori per la mia gioia e per quella degli altri.
Non ho vocazione di avanguardia, sebbene ne comprenda l’alto valore; neppure saprei dirmi cosa serva la mia pittura ai miei Fratelli. Quello però di cui sono sicuro è di dire sinceramente e con tutto l’amore che mi è possibile ciò che posso, trovando anche in questa offerta un aumento di pace e di gioia per l’anima mia.
Ai miei Amici e Conoscenti