Grafica
Fratel Venzo, schizzi preliminari per la realizzazione dei dipinti:











LA GRAFICA
La produzione grafica di fratel Venzo, di proprietà della Compagnia di Gesù, è stimabile intorno a più di duemila fogli con schizzi e bozzetti: circa 500 sono conservati presso l’Istituto Aloisianum di Gallarate e altri 1000 circa presso il Centro Documentazione “Fratel Venzo” di Trento.
Infatti i disegni rappresentano una fase poco nota e poco studiata della realizzazione artistica di Fratel Venzo. Purtroppo si deve considerare perduta tutta la produzione grafica parigina e anche parte di quella del primo periodo religioso, entrambe probabilmente rifiutate e distrutte dal pittore stesso.
I disegni preparatori a un dipinto costituiscono un aspetto fondamentale della pittura di Mario Venzo, che non lavora mai di fantasia, preferendo dipingere in base al ricordo dato dal disegno piuttosto che dal vero. Tuttavia non inventa i suoi paesaggi e le sue nature morte, ma osserva, disegna e poi dipinge. Il pittore stesso ricorda che “… questi soggetti li ho osservati, ne ho tracciato uno schizzo, che chiunque troverebbe incomprensibile, ma soprattutto mi sono annotato i colori”. La scelta del soggetto è dettata non solo da motivazioni estetiche ma anche dalla “ricerca del divino nella natura”.
La costruzione della visione secondo canoni strutturali e geometrici mostra tutta la devozione di Venzo verso Cézanne: diceva che a Parigi lo avevano colpito maggiormente “Van Gogh per la sua poesia. Poi Cézanne: mi ha insegnato a costruire i quadri”. I disegni nascono dalla ricerca delle forme e delle strutture compositive attraverso la linea di contorno, con piccoli tratti nervosi diagonali che indicano i passaggi di luce. Fondamentale è spesso l’annotazione dei colori in italiano o in francese.